Anziani, solo buone intenzioni. FederCentri APS critica sulla riforma dell’Assistenza delle Persone Anziane non Autosufficienti

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ANZIANI – SOLO BUONE INTENZIONI

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La Federcentri Nazionale – Movimento per l’Invecchiamento Attivo, tra i componenti del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, esprime un giudizio fortemente negativo sul Decreto Legislativo approvato dal Governo il 25 gennaio c.a. con il quale s’intende rendere operativa la Legge Delega 33/2023 (meglio conosciuta come la riforma dell’Assistenza delle Persone Anziane non Autosufficienti)

Il nostro è un giudizio che si pone in linea con un’ampia maggioranza delle organizzazioni italiane che costituiscono il Patto, promosso a suo tempo, per ampliare e difendere i diritti delle persone anziane non autosufficienti che vivono nel nostro Paese.

Il giudizio negativo riguarda il metodo e il merito adottati dal Governo per la definizione ed approvazione del Decreto Legislativo che dovrà essere approvato dal parlamento entro il prossimo 5 marzo c.a.

Rispetto al metodo ricordiamo che il Governo Nazionale aveva assunto, con il Coordinamento Nazionale del Patto, l’impegno di un confronto preventivo sui contenuti prima dell’emanazione del Decreto Legislativo. Confronto che non c’è stato, con il risultato negativo di approvare un decreto che svuota i contenuti della Legge 33/2023 in tutte le sue parti più rilevanti.

Questa decisione apre un vulnus significativo tra il Governo Nazionale e buona parte delle organizzazioni che rappresentano una vasta platea delle persone anziane non autosufficienti che vivono nel nostro Paese.

Riguardo ai contenuti del Decreto Legislativo la Federcentri evidenzia che:

–        Viene cancellata l’idea di una gestione unitaria e meno frammentata del sistema attualmente vigente, rinunciando alla programmazione integrata a livello nazionale e svuotando di fatto la funzione dello SNAA (Sistema Nazionale Per la Popolazione Anziana). L’attenzione del Governo si rivolge solo alle prestazioni e ai servizi sociali mantenendoli separati dalle prestazioni sanitarie. Dunque si annulla uno dei principi fondanti della Legge Delega 33/2023: ossia l’assistenza integrata;

–        Manca la riforma e la riqualificazione dell’assistenza domiciliare. A tal proposito ci piace ricordare che la Legge Delega puntava a potenziate le ore delle prestazioni e dei servizi sociali integrati con quelli sanitari. Questa scelta è sparita.

Analoga riflessione va fatta sulla residenzialità. Si volevano e si dovevano rendere le strutture più accoglienti, più sicure e più qualificate anche attraverso un aggiornamento dei sistemi di accreditamento. Tutto questo è rinviato ad altri provvedimenti che non sappiamo se e quando potranno essere definiti ed approvati;

–        Sono molto scarse le risorse indicate dal Governo che rendono difficile se non impossibile l’attuazione della legge delega;

–        Si stanziano solo 500 milioni di euro per il biennio 2025/2026 da destinare alla sperimentazione della nuova prestazione universale, rinunciando ad affrontare una qualificata riforma dell’indennità di accompagnamento. La Federcentri Nazionale ritiene negativa questa scelta che si rivolgerebbe solo a circa 25mila anziani over 80 con un reddito Isee sotto i 6mila euro. La riforma della prestazione universale va fatta con urgenza, seguendo le linee d’indirizzo indicate nella Legge Delega.

Per tutte queste ragioni la Federcentri Nazionale esprime il suo forte dissenso sul Decreto Legislativo e auspica che in sede parlamentare possa essere riscritto secondo i principi e le linee guida contenute nella Legge Delega per evitare un suo precoce fallimento.

La Federcentri chiede, inoltre, ai propri dirigenti regionali e territoriali di promuovere rapidamente tutte le iniziative idonee per far conoscere i contenuti del Decreto Legislativo e, nello stesso tempo,di sollecitare le Istituzioni regionali e Locali ad intervenire per chiedere la modifica dei contenuti di un provvedimento nazionale che potrebbe mettere in serio pericolo la tenuta dei servizi sociali nelle singole comunità.

Componenti gruppo di lavoro Commissioni Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza: Elvia Raia, Claudio Regazzoni, Michele Mangano, Franco Piacentini, Guglielmo Giumelli, Luigina de Santis, Ileana Scarrone, Maurizio Carbonera.

Winter School FederCentri – Parte la Web Radio

Al via ls Seconda Edizione della Winter School di FederCentri APS, che si terrà a Roma l’8 e il 9 gennaio presso l’Hotel la Griffe Roma, in Via Nazionale 13, Roma (a 500 metri dalla Stazione Termini).

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Concerto di Natale “sottovoce” – Ladri di carrozzelle “Costruire un Respiro Unico”

Concerto di Natale “sottovoce” – Ladri di carrozzelle “Costruire un Respiro Unico”

 

 

FederCentri per Cittadinanza Attiva

Federcentri con Cittadinanza Attiva in occasione della XXI° edizione del Rapporto sulle politiche della cronicità

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14 agosto – FederCentri partecipa a “Tolvesi e Lucani nel Mondo… Incontri e Racconti”

A Tolve, la 2° edizione di “Tolvesi e lucani nel Mondo…Incontri e Racconti”

 

Rassegna Stampa

Da Giornale Mio – A Tolve, la 2° edizione di “Tolvesi e lucani nel Mondo…Incontri e Racconti”LINK

 

Festa d’Estate 2023 FederCentri

Famiglie nel Sole – FederCentri per le Comunità Energetiche

Festa della Repubblica 2 giugno 2023, Federcentri APS ospite del Presidente Mattarella per celebrare gli anziani

Per il secondo anno consecutivo Federcentri Aps, l’associazione dei Centri Anziani d’Italia, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica.
«Siamo onorati di essere stati ancora una volta invitati dal nostro Presidente a partecipare a una giornata così importante per l’Italia e per le persone anziane, che riconoscono nel Capo dello Stato un baluardo a garanzia dell’unità del Paese – ha dichiarato Elvia Raia, Presidente Nazionale di Federcentri Aps – Del Presidente Mattarella apprezziamo l’attenzione sempre dimostrata nei confronti degli anziani, ricordando le tante volte in cui ha definito l’esempio della terza età un patrimonio straordinario da non disperdere, in cui ha voluto sottolineare che gli anziani sono preziosi e che è importante prendersene cura. Oggi più che mai, di fronte a una solitudine dilagante e alle mille difficoltà che gli over 65 incontrano ogni giorno, abbiamo bisogno di questa visione, che siamo certi il Presidente saprà trasmettere a tutta la classe politica».

La delegazione di Federcentri è stata ricevuta presso i Giardini del Quirinale in occasione dell’apertura straordinaria riservata alle categorie fragili nel pomeriggio del 2 giugno, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica.
Federcentri APS è l’associazione alla quale aderiscono i Centri Sociali e Socioculturali per Anziani di tutta Italia. È un’associazione democratica, senza scopo di lucro, apartitica, aperta a tutte le persone senza discriminazione alcuna. Opera in collaborazione con le associazioni che hanno a cura le persone anziane, la loro salute, i loro diritti, il loro benessere.

Costruiamo il domani – Congresso FederCentri – Catania 28-29-30 aprile 2023

A Catania il Congresso Nazionale dell’associazione dei centri anziani d’Italia, Federcentri: basta discriminazioni ed esclusione economica. Elvia Raia: “servono servizi più vicini ai bisogni delle persone come l’abbattimento delle liste di attesa, aiuti ai caregiver e luoghi dedicati alla socialità e all’apprendimento permanente”

“Cosa significa essere anziani oggi, qual è l’impatto della longevità sulla vita individuale e collettiva e cosa possono fare le reti sociali per migliorare l’invecchiamento attivo e la qualità della vita delle persone. Questi alcuni dei tanti temi al centro del Congresso Nazionale di Federcentri APS, svoltosi il 28, 29 e 30 aprile a Catania, con la partecipazione di rappresentanti dei centri sociali ed anziani di tutta Italia e di esponenti delle istituzioni.
“Vogliamo contrastare tutti gli stereotipi e smontare la costruzione sociale che si è fatta della vecchiaia e dei vecchi – dichiara Elvia Raia, Presidente Nazionale Federcentri – avendo presente che questo secolo è il secolo degli anziani e che questa società è impreparata ad affrontarlo in termini innovativi, trasformando ciò che appare come un problema in una opportunità intergenerazionale. Ci auguriamo che si possa contare su servizi più vicini ai bisogni delle persone come l’abbattimento delle liste di attesa, aiuti ai caregiver e luoghi dedicati alla socialità e all’apprendimento permanente.” L’evento ha visto la partecipazione di Marco Falcone, assessore per l’economia della regione siciliana, di Giovanni Burtone, componente della sesta commissione, Salute, Servizi Sociali e Sanitari dell’Assemblea regionale siciliana, di Cino Roccella, Vice Presidente CNA pensionati, Domenico Maugeri, Past President SIGG Sicilia e Direttore U.O. di Geriatria dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, Eleonora Selvi, Presidente della Fondazione Longevitas e Dario Longhitano, esperto di start up e terzo settore. I lavori congressuali hanno visto la moderazione della giornalista Simona Mazzone.
“Nel Mezzogiorno d’Italia il tasso di invecchiamento della popolazione cresce a ritmi molto rapidi, con un importante calo delle nascite e un continuo spopolamento. Per questo il Sud deve avere una funzione di traino nelle politiche per l’invecchiamento – ha dichiarato Pina Jannello, presidente Federcentri Sicilia – dimostrando di saper investire di più nella prevenzione, nell’accesso alle cure, nella capillarità dell’assistenza territoriale per i cronici, ma anche nella valorizzazione dei luoghi di aggregazione. Oggi ad esempio in una città come Catania non esistono centri sociali per anziani, che hanno invece una funzione vitale per il superamento della solitudine degli Over 65. Per questo vogliamo lanciare un appello alle istituzioni affinché intervengano più incisivamente a supporto dell’inclusione sociale.”
“Un elemento che troppo spesso sottovalutiamo quando parliamo di ageismo è quello economico: tendiamo a percepire l’invecchiamento come un processo negativo soprattutto quando si associa a situazioni di disagio economico, sia perché chi ha meno denaro può permettersi meno prevenzione e accesso alle cure, sia perché una migliore qualità della vita in generale rende più agevole la prospettiva di un invecchiamento di successo. Anche per questo è indispensabile supportare economicamente le fasce più fragili della popolazione per garantire una longevità positiva per tutti” ha dichiarato la Vice Presidente Nazionale di Federcentri Miriam Severini.

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