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Comunicato Senior Italia Federcentri

“Apriamo le porte dei nostri Centri sociali e Socioculturali Anziani per ospitare gli Hub vaccinali e coadiuvare i presidi vaccinali territoriali” – questo è l’appello /  proposta al Presidente Draghi, ai Ministri Speranza ed Orlando ed ai Presidenti delle Regioni, inviato da Elvia Raia, presidente nazionale Senior Italia FederCentri. “Utilizziamo gli spazi dei Centri della nostra rete, inattivi, al momento, causa Covid, ma disponibili ad offrire servizi di prossimità, quale l’ospitalità a nuovi hub vaccinali, a dimostrazione di una rinnovata resilienza attiva”

I Centri Sociali e Socioculturali per Anziani, da non confondere con le RSA ed i Centri Diurni, disseminati su tutto il territorio nazionale, rappresentano l’unico reale laboratorio di aggregazione sociale e culturale territoriale, dove si trova rifugio e incontro, dove si dialoga e si cura la solitudine. Il Covid ha annullato tutto questo. La catastrofe che da un anno stiamo vivendo non è uguale per tutti: ha scavato un solco profondo tra anziani che ancora vivono in famiglia, quelli soli e quelli inviati nelle RSA. Non si è riusciti a far fare al Paese un balzo tecnologico mentre eravamo in lockdown. I nostri anziani, se avessero voce, confermerebbero che non hanno avuto possibilità di imparare a collegarsi a distanza ma sono rimasti relegati nelle loro case, separati dai figli, terrorizzati da una campagna di informazione che li descriveva quasi come untori. Se le scuole sono chiuse figuriamoci i Centri Sociali! Ma gli anziani che sono sopravvissuti alla pandemia hanno diritto di ritornare a vivere? Non hanno pagato già abbastanza? Possono ritornare ad abbracciare i nipoti? Possono contare su una capillare e veloce campagna vaccinale? Possono avere un po’ di rispetto?

Avremo il #dirittodicontare?

Durante la pandemia i nostri volontari senior non si sono sottratti a dare una mano: spesa a casa, compagnia, assistenza telefonica. In particolare nei piccoli comuni dove la solidarietà e la vicinanza si respirano quotidianamente. Anche in questo momento non ci sottraiamo e proponiamo alle nostre Autorità Sanitarie e Governative l’uso dei nostri Centri quali supporto ai presidi vaccinali, consentendo una maggiore velocità e vicinanza all’intera campagna vaccinale, per una medicina di prossimità nella nostra comunità. Noi ci siamo e potete contare su di noi in attesa di far ritornare a funzionare i nostri centri, le nostre associazioni, nel rispetto delle regole dettate dall’emergenza sanitaria. Siamo esempio di cittadinanza attiva e partecipe e dovremo ritornare a far vivere i nostri spazi, per consentirci di stare insieme anche se distanziati, continuando a diffondere il nostro modello di socializzazione e solidarietà.

#ildirittodicontare

Gli auguri del Presidente

Carissimi soci,

il consueto scambio di auguri assume quest’anno un sapore amaro. Troppe perdite, troppo dolore, tutto troppo. Cosa ci resta di questo 2020?

Ci resta la nostra Comunità che ha tenuto duro e nonostante tutto ha retto.

Moltissime le iniziative di solidarietà che i volontari dei nostri Centri sociali hanno messo in campo per essere vicini ai più fragili. Da nord a sud non si è tirato indietro nessuno.

Non penso che tutto sia stato vano. Nonostante i ripetuti lockdown abbiamo avuto modo di recuperare i rapporti solidali, di accrescere la nostra autonomia tanto da far adoperare smartphone e computer anche ai più recalcitranti, far apprezzare i nostri bellissimi borghi sparsi sul nostro territorio, ricchi di centri sociali e di umanità

Ora arriva il Natale, un periodo in cui solitamente si riunisce la famiglia, gli affetti più cari vivono giornate di serenità e di vicinanza. Ma dobbiamo evitarlo. Dobbiamo compiere forse l’ultimo sforzo per non rischiare di essere avviluppati dal virus.

Sapere che i nostri cari sono in salute anche se lontani ci rende meno duro rinunciare agli abbracci e al consueto scambio di regali.

Passerà.

E’ stato un anno terribile. Manca l’ultimo scoglio. Possiamo farcela, grazie al vaccino ed alla nostra voglia di vivere.

Con molta prudenza torneremo alle nostre attività consuete. A rincontrarci, a stare insieme e vivere la nostra socialità.

Nel 2021 continuiamo le nostre attività aggreganti. I nostri amati circoli riapriranno le porte alle presenze oltre che on line e svilupperemo iniziative e progetti nuovi e/o già sperimentati per stare vicino alle persone, ai nostri associati. Non rinvieremo la scadenza elettorale per il rinnovo delle cariche in FederCentri, anzi la anticiperemo, probabilmente in primavera. La rappresentanza nazionale si rinnoverà mettendo al primo posto la democrazia associativa per rafforzare competenze, progettare il futuro, ampliare la nostra Comunità.

Cammineremo insieme, condividendo, confrontandoci, unendoci in un’azione vitale e attiva. Nessuno si sentirà solo ricordandoci che abbiamo #ildirittodicontare

Elvia Raia

Incontro a Tolve (PZ), 23 ottobre 2020

Nel pieno rispetto di tutte le regole in vigore, una folta delegazione dei presidenti dei CSA lucani aderenti a Senior Italia Federcentri hanno voluto augurare buon lavoro a Luigi Nicola Borraccia, nuovo referente territoriale della Basilicata.

Nell’occasione, il sindaco di Tolve, Senatore Pasquale Pepe, la presidente nazionale Elvia Raia, Autorità locali e i bambini della scuola F. Iannone hanno inaugurato una panchina e piantato un albero di olivo per festeggiare i Nonni: le nostre radici, la nostra memoria.

Consiglio Nazionale

Si è tenuto oggi a Frosinone il Consiglio Nazionale di Senior Italia Federcentri.
Grazie a tutti gli intervenuti in particolare al presidente della Provincia Antonio Pompeo e al presidente del coordinamento provinciale Federcentri Raffaele Margagnoni.

Lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – “E i Centri sociali e socioculturali per anziani?”

Lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte perché non riteniamo giusto privare i senior dei loro diritti: urge sperimentare un nuovo modello di socializzazione!

Leggi la lettera

#ildirittodicontare

Stiamo per entrare nella agognata fase due di questa crudele emergenza che ha portato via tantissimi anziani fragili, ma non può permettersi di cancellare in prospettiva futura i diritti ed una vita quantomeno dignitosa di una intera categoria di cittadini. Abbiamo pazientato oltremisura e penso sia giunto il momento di riaffermare che gli “anziani” non sono diventati “zavorra” ma continuano ad essere una risorsa per la famiglia e la Nazione. Siamo perfettamente, ancora e sempre, in grado di essere “attivi”, “partecipativi”, “solidali”. Capaci di contribuire brillantemente allo sviluppo della comunità.

Ci sono molti anziani che grazie al Covid19 stanno togliendo il disturbo senza far rumore, semplicemente scompaiono dalla nostra vista. Quando tutto questo sarà finito quali saranno i risvolti di tutto ciò? Il dolore delle famiglie che hanno subito il lutto come potrà trovare sfogo? Dove rifugio? Saremo capaci di mostrare umanità?

Noi dobbiamo avere #ildirittodicontare.

La fase due sarà capace di costruire una politica “umana” per le persone anziane? Riuscirà a dare una speranza, una ragione di vita, saprà essere amorevole con chi ha affrontato una vita fatta di lavoro e di sacrifici? Vogliamo continuare a perdere o ignorare l’esperienza, la comprensione, la pazienza, la resilienza, il rispetto che posseggono i nostri anziani?

Noi abbiamo #ildirittodicontare

Si ha l’impressione che i principali diritti universali vengano erosi e contemporaneamente ci sentiamo discriminati. Continuiamo a stare a casa, come tutti e come tutti, mantenendo la distanza sociale e i dispositivi di sicurezza affrontiamo la fase 2. Non si dica più che gli anziani dovranno rimanere a casa più a lungo …addirittura fino a dicembre! Misure restrittive solo per gli anziani? Mi sembrerebbe una follia!

La vecchiaia non è inutile, non ci dobbiamo vergognare. L’invecchiamento attivo non è soltanto un proposito ma una realtà. Lo testimoniano le esperienze dei nostri Centri sociali, delle nostre Associazioni. Noi sappiamo quanto contano le relazioni affettive, sappiamo quali sono le vere priorità, dare un senso ai piccoli gesti quotidiani, la condivisione delle esperienze. Non possiamo immaginare che i nostri aderenti non possano sperare di ritornare a “trovarsi” perché sono “anziani”. Sperimenteremo nuove forme di incontro ma nessuno pensi mai che ci relegheranno in un ruolo marginale, chiusi nelle case come nei lager. C’è ancora tanta vita in noi e abbiamo #ildirittodicontare sempre di più, più che mai.

Elvia Raia
Presidente Nazionale
Senior Italia Federcentri

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La doppia crisi sanitaria ed economica del Coronavirus ci obbliga a difendere la nostra salute restando a casa, ma anche a fornire assistenza ed aiuti ai più bisognosi, anziani, disabili ed a quanti una casa non ce l’hanno.

Iniziative di “vicinanza” per il Centro Sociale Comunale Boville Ernica

Iniziative di “vicinanza” a favore dei propri iscritti del Centro Sociale Comunale Boville Ernica

Videochiamate su whatsapp per comunicare con amici e familiari

Il coordinamento provinciale Federcentri di Bologna ha ideato un video per insegnare ai soci come fare una videochiamata su whatsapp per comunicare con amici e familiari.

Guarda il video