#ildirittodicontare

Stiamo per entrare nella agognata fase due di questa crudele emergenza che ha portato via tantissimi anziani fragili, ma non può permettersi di cancellare in prospettiva futura i diritti ed una vita quantomeno dignitosa di una intera categoria di cittadini. Abbiamo pazientato oltremisura e penso sia giunto il momento di riaffermare che gli “anziani” non sono diventati “zavorra” ma continuano ad essere una risorsa per la famiglia e la Nazione. Siamo perfettamente, ancora e sempre, in grado di essere “attivi”, “partecipativi”, “solidali”. Capaci di contribuire brillantemente allo sviluppo della comunità.

Ci sono molti anziani che grazie al Covid19 stanno togliendo il disturbo senza far rumore, semplicemente scompaiono dalla nostra vista. Quando tutto questo sarà finito quali saranno i risvolti di tutto ciò? Il dolore delle famiglie che hanno subito il lutto come potrà trovare sfogo? Dove rifugio? Saremo capaci di mostrare umanità?

Noi dobbiamo avere #ildirittodicontare.

La fase due sarà capace di costruire una politica “umana” per le persone anziane? Riuscirà a dare una speranza, una ragione di vita, saprà essere amorevole con chi ha affrontato una vita fatta di lavoro e di sacrifici? Vogliamo continuare a perdere o ignorare l’esperienza, la comprensione, la pazienza, la resilienza, il rispetto che posseggono i nostri anziani?

Noi abbiamo #ildirittodicontare

Si ha l’impressione che i principali diritti universali vengano erosi e contemporaneamente ci sentiamo discriminati. Continuiamo a stare a casa, come tutti e come tutti, mantenendo la distanza sociale e i dispositivi di sicurezza affrontiamo la fase 2. Non si dica più che gli anziani dovranno rimanere a casa più a lungo …addirittura fino a dicembre! Misure restrittive solo per gli anziani? Mi sembrerebbe una follia!

La vecchiaia non è inutile, non ci dobbiamo vergognare. L’invecchiamento attivo non è soltanto un proposito ma una realtà. Lo testimoniano le esperienze dei nostri Centri sociali, delle nostre Associazioni. Noi sappiamo quanto contano le relazioni affettive, sappiamo quali sono le vere priorità, dare un senso ai piccoli gesti quotidiani, la condivisione delle esperienze. Non possiamo immaginare che i nostri aderenti non possano sperare di ritornare a “trovarsi” perché sono “anziani”. Sperimenteremo nuove forme di incontro ma nessuno pensi mai che ci relegheranno in un ruolo marginale, chiusi nelle case come nei lager. C’è ancora tanta vita in noi e abbiamo #ildirittodicontare sempre di più, più che mai.

Elvia Raia
Presidente Nazionale
Senior Italia Federcentri

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